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Antonio Tabucchi: vita e opere

Antonio Tabucchi

Lo scrittore Antonio Tabucchi in una foto recente. Fonte: wikipedia

È morto Antonio Tabucchi. Italia Culturale rende omaggio a questo straordinario scrittore ripercorrendo le principali tappe della sua biografia e bibliografia in quest’articolo su vita e opere di Antonio Tabucchi. 

Tabucchi era nato a Pisa nel 1943, è morto a Lisbona il 25 Marzo 2012 a causa di un tumore. Era uno dei maggiori conoscitori al mondo di Fernando Pessoa ed è divenuto noto al grande pubblico con “Sostiene Pereira”. Dopo i primi romanzi il successo gli giunse con i romanzi «Requiem» del 1992 e soprattutto «Sostiene Pereira» del 1994, con cui vinse anche il premio Campiello. Il volume, pubblicato da Feltrinelli, è ambientato a Lisbona durante la dittatura di Salazar.

Tabucchi è stato definito “l’uomo della libertà” perché il suo impegno costante nel descrivere la società era improntato alla ricerca di quella libertà di pensiero che rivendicava per se stesso, ma anche per tutti gli altri. Ne è la prova il premio «Francisco Cerecedo» per la libertà di opinione attribuito ogni anno dal Principe delle Asturie in Spagna.

Tabucchi fu sempre pronto a denunciare le ingiustizie della vita e, per molti aspetti, questo lo ha reso dipendente da un certo sottile Neorealismo che serpeggia, ancora oggi, in quella parte nostalgica della letteratura che descrive fatti, luoghi e persone come se fossero vive e pensanti nella loro aura di magica verità.

Docente di letteratura portoghese, iniziò l’attività di scrittore nel 1975 con il romanzo «Piazza d’Italia», cui fecero seguito varie raccolte di racconti («Il gioco del rovescio» del 1981 e «Piccoli equivoci senza importanza» del 1985).

L’impegno civile e l’alone di mistero (bellissime le conversazioni di Pereira, nel romanzo “Sostiene Pereira”, con la foto della moglie morta!) che pervadono lo stile letterario di Tabucchi sono stati confermati nelle sue ultime opere importanti: «La testa perduta di Damasceno Monteiro» del 1996 e soprattutto il romanzo epistolare «Si sta facendo sempre più tardi» del 2001.

Nel 2003 appare in libreria «Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori», sette testi di poetica, per la maggior parte inediti o inediti in Italia. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo «L’oca al passo» (2006) e «Il tempo invecchia in fretta» (2009). L’ultima fatica letteraria è «Racconti con figure» (2011). A Lisbona, cittá natale della moglie, dove dal 1985 al 1987 era stato anche direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, viveva abitualmente per sei mesi l’anno, trascorrendo gli altri sei in Toscana, dove insegnava Letteratura all’ università di Siena.

Ha insegnato anche in prestigiose Università straniere (Bard College di New York, Ecole de Hautes Etudes e Collège de France di Parigi). Ha collaborato con quotidiani italiani e stranieri («Corriere della Sera». «Unità», «Il manifesto», «Le Monde», «El Paìs», «Diario de Noticias», «La Jornada», «Allegemein Zeitung») e riviste quali «La Nouvelle Revue Francaise» e Lettre International». È membro fondatore dell’International Parliament of Writers.

Dal 2000 Antonio Tabucchi è stato proposto dal Pen Club italiano all’Accademia di Svezia quale candidato italiano per il Nobel di letteratura.

Riconoscimenti

I suoi libri sono stati tradotti in quaranta lingue.
Alcuni dei suoi romanzi sono stati portati sullo schermo da registi italiani e stranieri (Roberto Faenza, Alain Corneau, Alain Tanner, Fernando Lopes) o sulla scena da rinomati registi teatrali (Giorgio Strehler e Didier Bezace fra gli altri).
Ha ricevuto numerosi premi in Italia, fra cui il Pen Club Italiano, il Premio Campiello e il Premio Viareggio-Repaci.
Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti all’estero, fra cui il Prix Medicis Etranger, il Prix Europèen de la Litterature e il Prix Mediterranee in Francia; l’Aristeion in Grecia; il Nossack dell’Accademia Leibniz in Germania; l’Europaischer Staatspreis in Austria; il Premio Hidalgo e il premio per la libertà di opinione «Francisco Cerecedo» attribuito ogni anno dal Principe delle Asturie, in Spagna. È stato nominato «Chevalier des Arts et des Lettres» dalla Repubblica francese.
Ha ricevuto la decorazione dell’Ordine dell’Infante D. Henrique dal presidente della Repubblica portoghese.
Di recente
Antonio Tabucchi ha contribuito alle pagine culturali del Corriere della Sera e de El País, dove i suoi articoli appaiono regolarmente. Dal 21 marzo 2006, Tabucchi collaborò al blog del gruppo del Cantiere (Ahi serva Italia!) insieme a Gianni Barbacetto, Oliviero Beha, Giulietto Chiesa, Udo Gümpel, Diego Novelli, Achille Occhetto, Marcelle Padovani, Lidia Ravera ed Elio Veltri.
Pubblicò occasionalmente anche dei pezzi per la rivista Latinoamerica.
Il 1º luglio 2008 Tabucchi, in un’intervista a MicroMega, aveva dichiarato la propria adesione all’iniziativa di scendere in piazza l’8 luglio 2008 organizzata da Antonio Di Pietro contro le cosiddette “leggi-canaglia” varate dal governo Berlusconi IV. Lo scrittore parlando della situazione politica italiana la definì spesso “emergenza democratica”.
Il 23 settembre 2009, Tabucchi, insieme a Maurizio Chierici, Marco Travaglio, Oliviero Beha e altri, collabora alla scrittura del nuovo giornale Il Fatto Quotidiano.

“Sostiene Pereira”

È il romanzo più famoso di Antonio Tabucchi, un romanzo storico da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Roberto Faenza e interpretato da Marcello Mastroianni.
Ambientato a Lisbona nel 1938, nel pieno del regime di Salazar. Pereira è un giornalista, un personaggio del tutto mediocre, un uomo quieto, senza idee politiche, dedito solo alla letteratura e al ricordo di sua moglie morta.

Un giorno Pereira contatta l’autore di un articolo letto su una rivista, un giovane di nome Monteiro Rossi, di origini italiane e gli propone di scrivere dei necrologi anticipati di personaggi celebri ancora in vita (“coccodrilli” nel gergo giornalistico), in modo da essere pronti in caso di morte improvvisa del soggetto. Il giovane, tuttavia, invece di scrivere necrologi sugli autori indicati, ne scrive altri (come quello di Gabriele D’Annunzio, di cui attacca con ferocia l’adesione al fascismo) giudicati impubblicabili da Pereira, in quanto, a causa del contenuto fortemente politico.

Pereira ha paura di avere problemi con il regime del suo Paese e quando conosce il dottor Cardoso rimane colpito dal suo proposito di lasciare il Portogallo per un ideale di libertà. Il suo disagio aumenta quando Cardoso gli espone una teoria sulla confederazione delle anime: ognuno, secondo questa teoria, non ha una sola anima ma una confederazione di anime su cui domina un io egemone e forse l’inquietudine di Pereira potrebbe essere il preludio di un grande cambiamento.

Pian piano, Pereira scopre la realtà del regime in cui vive, le violenze, il clima di intimidazione, la censura cui è sottoposta la stampa, tutte cose cui non aveva fino ad allora fatto caso, isolato com’era dalla vita reale, concentrato solo sul pensiero della moglie, sulla letteratura e sulla paura della morte. Monteiro Rossi, infatti, dopo aver cercato rifugio nella casa di Pereira, verrà ucciso dalla polizia politica in casa dello stesso. Da questo delitto Pereira trarrà la forza per agire: con un trucco azzardato, riuscirà a far pubblicare sul proprio giornale un lungo articolo di denuncia dell’omicidio e del regime, per poi fuggire dal Portogallo.

In una nota in fondo al libro, Tabucchi spiega che «in portoghese Pereira significa albero del pero, e come tutti i nomi degli alberi da frutto, è un cognome di origine ebraica, così come in Italia i cognomi di origine ebraica sono nomi di città. Con questo volli subito rendere omaggio a un popolo che ha lasciato una grande traccia nella civiltà portoghese e che ha subito le grandi ingiustizie della Storia.»

Opere

 Piazza d’Italia ( Bompiani, 1975 )
 Il piccolo naviglio (Mondadori, 1978 – Feltrinelli, 2011 )
 Il gioco del rovescio e altri racconti (prima edizione, Il Saggiatore, 1981 – Feltrinelli, 1988)
 Donna di Porto Pim (Sellerio, 1983)
 Notturno indiano (Sellerio, 1984)
 Piccoli equivoci senza importanza (Feltrinelli, 1985),
 Il filo dell’orizzonte (Feltrinelli, 1986),
 I volatili del Beato Angelico (Sellerio, 1987)
 Pessoana mínima (Imprensa Nacional, Lisbona, 1987)
 I dialoghi mancati (Feltrinelli, 1988)
 Un baule pieno di gente. Scritti su Fernando Pessoa (Feltrinelli, 1990),
 L’angelo nero (Feltrinelli, 1991),
 Sogni di sogni (Sellerio, 1992)
 Requiem (Feltrinelli, 1992),
 Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa (Sellerio, 1994)
 Sostiene Pereira. Una testimonianza (Feltrinelli, 1994),
 Dove va il romanzo (Omicron, 1995)
 Carlos Gumpert, Conversaciones con Antonio Tabucchi (Editorial Anagrama, Barcelona, 1995)
 La testa perduta di Damasceno Monteiro (Feltrinelli, 1997),
 Marconi, se ben mi ricordo (Edizioni Eri, 1997)
 L’Automobile, la Nostalgie et l’Infini (Seuil, Parigi, 1998)
 La gastrite di Platone (Sellerio, 1998)
 Gli Zingari e il Rinascimento (Feltrinelli, 1999)
 Ena poukamiso gemato likedes (Una camicia piena di macchie. Conversazioni di A.T. con Anteos Chrysostomidis, Agra, Atene, 1999)
 Si sta facendo sempre più tardi. Romanzo in forma di lettere (Feltrinelli, 2001),
 Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori (Feltrinelli, 2003),
 Brescia piazza della Loggia 28 maggio 1974-2004 (D’Elia Gianni; Tabucchi Antonio; Zorio Gilberto, Associazione Ediz. L’Obliquo, 2004)
 Tristano muore. Una vita (Feltrinelli, 2004),
 Racconti (Feltrinelli, 2005),
 L’oca al passo (Feltrinelli, 2006),
 Il tempo invecchia in fretta (Feltrinelli, 2009),
 Viaggi e altri viaggi (Feltrinelli, 2010),
 Racconti con figure (Sellerio, 2011)
 Girare per le strade (Sellerio, 2012)

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