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Turismo (FILAS): Millenni di storia di Roma e Lazio su telefonino e tablet

IL DISTRETTO TECNOLOGICO PER I BENI CULTURALI DEL LAZIO AL LUBEC CON FUTOURING

Un metaportale aggregatore dei beni culturali laziali. Sei siti storici portati a nuova vita da show virtuali e applicazioni innovative di ‘realtà aumentata’ a disposizione del turista culturale, ‘homo telephonicus’ per eccellenza. Un bus digitale, prototipo per un tour virtuale del bene culturale direttamente dal pullman. Un ‘centro di eccellenza’ per la condivisione delle innovazioni. Una Cyber hall per scaricare gratuitamente su telefonini, tablet e computer tutto il virtuale possibile della Roma antica, con cartografie interattive e animazioni in 3d.

Si chiamerà Futouring ed è la rappresentazione ‘virtuale’ dei beni culturali laziali che sarà presto realtà: il Lazio è la prima e unica regione italiana ad avere un Distretto tecnologico per i beni e le attività culturali (Dtc), un sistema integrato che valorizza la storia attraverso le tecnologie. Il progetto, per cui sono stati stanziati sino ad ora 61 milioni di euro (13 milioni già spesi in fondi attuativi), prenderà forma dai primi mesi del 2011 con il compimento, dopo 2 anni di attività e ricerca, di bandi pensati per il turista e per l’indotto – a partire da quello tecnologico – dell’industria dell’accoglienza. Il Distretto è stato realizzato dalla Regione Lazio attraverso Filas – la finanziaria regionale per sviluppo delle Pmi – e sarà presentato in questi giorni al Lubec, rassegna delle soluzioni ict per i beni culturali e la promozione del territorio.

Piattaforma di integrazione, show di realtà aumentata, pullman digitale, welcome center, centro di eccellenza: sono queste le azioni contemplate e pronte per essere fruite da operatori e soprattutto dai turisti che potranno dal 2012 navigare attraverso le prime 6 aree contemplate, una per ogni provincia laziale, oltre a un lotto aggiuntivo riservato al Comune di Roma. Molti i siti oggetto di realtà aumentata e di autentici show virtuali, in grado di riportare Cerveteri ai tempi degli Etruschi, di spettacolarizzare attraverso proiezioni su lame d’acqua la grotta e il complesso statuario dedicati ad Ulisse a Sperlonga o ricreare olograficamente gli antichi manoscritti dell’Abazia di Cassino. Ma anche di rendere più affascinanti le bellezze di Palazzo Farnese a Caprarola attraverso multi visioni e quadri parlanti, o le collezioni di Palazzo Braschi a Roma attraverso tour virtuali e interattivi, fino a ricostruire il cammino di San Francesco, tra spiritualismo, storia e natura. Su questi siti saranno a breve attive le basi tecnologiche di realtà aumentata per telefonini intelligenti, computer, tablet, occhiali speciali, telecamere che permetteranno di connettere il mondo virtuale con quello reale.




Per il direttore generale della Filas, Stefano Turi: “La tecnologia può fare da spartiacque tra il passato e il futuro del turismo culturale. Oltre ad essere un modo per dare ulteriore valore al nostro patrimonio, questo tipo di offerta è sempre più apprezzata e richiesta da una domanda fortemente evoluta. Condividere una realtà culturale aumentata o le applicazioni per la mobilità – ha detto Turi – può rivelarsi una killer application fondamentale per un patrimonio come il nostro, a tutto vantaggio delle strutture di accoglienza e di un indotto tecnologico rivendibile all’estero”. La struttura aggregatrice conta anche su un metaportale dedicato al Dtc che comprenderà tutte le attività del nuovo modello nato per promuovere competitività e collaborazione tra pmi, grandi aziende e enti di ricerca su progetti innovativi. L’indirizzo sarà www.futouring.com e costituirà un integratore di tutti i contenuti multimediali disponibili e punto di accesso per turisti e operatori a vario titolo interessati allo scambio di esperienze turistiche, lavoro, trasferimento tecnologico. Una piattaforma che adotta standard aperti e massima interoperabilità, con diverse sezioni Ugc (user generated content), motore di ricerca semantico, sistema cartografico di tipo open, applicazioni per la mobilità, web tv, eccetera.
Il Dtc ha preso il via il 28 novembre 2007 con l’Accordo di Programma Quadro 6 firmato dalla Regione Lazio, dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

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